Salve,mi piacerebbe esporre una situazione familiare per poter comprendere,se possibile,come potrei comportarmi. Sono una ragazza di 27 anni,vivo in una famiglia che ormai da tanti anni si è “rotta”,uso
questo termine perchè è così che la si percepisce da un pò di anni e questo vale sia per me che per i miei 3 fratelli.
Il problema principale è stato il fatto che i miei genitori hanno sempre litigato spesso e questo comportava un silenzio tra di loro che durava mesi. Mia madre che è stata quella apparentemente più forte creava questo silenzio il quale veniva interrotto al cedere di mio padre.
In tutto questo noi non siamo stati lasciati fuori perche in questo arco di tempo venivamo usati come “uccelli messaggeri” soprattutto o quasi esclusivamente da mia madre che non voleva rivolgere parola a lui.
Questo è stato letteralmente un carico sulle nostre spalle da portare e cercare di capire dinamiche piu grandi di noi.
Questo è andato avanti per anni finchè poi ad un certo punto le cose sono peggiorate e mia madre dice di aver deciso di essere solo “amica” perchè lui non cambia così come lo vorrebbe lei.
Mio padre così dopo aver perso il lavoro ed essere stato male,conosce una donna con cui si frequenta,della quale mia madre non sa niente inizialmente.
Lei nel frattempo diventa ossessiva con questa storia di mio padre che non è mai cambiato negli anni,anche se ci sono discussioni tra di noi che non riguardano minimamente lui,lei deve obbligatoriamente paragonarci a lui arrivando anche ad offenderci o non ritenerci suoi figli perche non rispecchiamo cio che lei dice di averci dato negli anni.
Nelle sue parole si legge sempre un grande velo di tristezza per non avere attualmente dalla sua famiglia quello che ha sempre voluto. Il marito non è come voleva lei,i figli nemmeno perche sono come lui. Questo fa male,io ovviamente adesso riesco fortunatamente a vedere le cose per quelle
che sono e non interiorizzare le cose che lei dice perche so che esprimono solo un suo disagio ma la realtà è però che negli anni questo ha causato dei problemi anche a me,ci sono delle ferite aperte per questo nel vivere tutto questo e nn riuscire a far nulla…dal momento che uno dei problemi tra noi e mia madre è dovuto dal fatto che lei è stata sempre troppo iperprotettiva con noi, si è presa cura di noi a livelli esagerati, e non ci ha permesso di diventare o almeno sentirci autonomi finche siamo stati in casa perche non si poteva fare nulla senza che lei ci dicesse come e quando farlo.
Io sono stata fuori 4 anni e ritorno ora per poco spero ma ho un fratello che ha 17 anni e sta vivendo le mie stesse cose e so che a quell’età è molto piu difficile…dato che per quanto io possa capire nemmeno io a 27 anni stando li dentro riesco a rimanere calma di fronte a tali discussioni.
Voglio precisare che il conflitto è soprattutto la comprensione della sofferenza di nostra madre che ha deciso di annullare la sua vita per noi e ora sembra rivoglia tutto indietro con gli interessi.
Lei ha alle spalle una separazione con due figli che non ha cresciuto e dopo è stata con mio padre.
Forse sono state delle cose troppo grosse per lei da arrivare poi a stare in questo stato. Alla morte di sua madre (io ero piccola quando accadde) andò in depressione.
Notai poi un suo cambiamento quando seppe casualmente di mio padre e la compagna che la fece infuriare in una maniera assurda…quando lei era sempre quella che ripeteva di non volerne sapere piu nulla di lui,che nn le interessava..tanto che noi appunto cercavamo di farle capire che una persona che non prova interesse rimane indifferente o per lo meno non avrebbe avuto la sua reazione.
Lì lo caccio di casa e dopo un po magicamente decise di ricominciare a parlargli per amore dei figli come motivazione.
Ora il punto è: mi chiedo come potrei aiutarla, perchè ho cercato di invitarla a parlare con uno psicologo ma lei dice di non averne bisogno…che siamo noi che non la facciamo stare
serena con i nostri comportamenti.
È difficile poter spiegare tutto come potete immaginare,spero che con queste informazioni
potiate darmi un consiglio.
Grazie
Per fare la tua domanda manda una mail a pianetadonna@mondadori.it
Le dinamiche familiari si strutturano negli anni e pertanto è difficile poterle cambiare nell’arco di breve tempo. Quando si rientra in casa, dopo un po’, la lontananza sembra non esserci mai stata poiché basta poco per ricadere in quel meccanismo che oramai si è cronicizzato.
Le persone manifestano la loro sofferenza in diversi modi ma se non vogliono farsi aiutare è davvero inutile tentare di farlo poiché la risposta sarà sempre quella. Ciò che si può fare è aiutare se stessi e cercare di salvaguardare la propria serenità dinanzi ad una situazione che rischia di far precipitare anche chi non ha ‘colpa’. È evidente che una donna che non ha mai risolto i propri conflitti interiori e li nega, non li riconoscerà se non incolpando gli altri di essere ‘quello che sono’, considerando che molto spesso le accuse sono rivolte a se stessi piuttosto che agli altri..”forse avrei voluto essere una donna diversa ma non ci sono riuscita, da qui deriva il mio fallimento..”